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| ASCOLI, 28 Novembre 2009 - Allo stadio Del Duca di Ascoli si gioca l'ultimo dei tre test match autunnali tra Italia e Samoa rispettivamente #12 e #11 nel ranking mondiale. Tre i precedenti tra le due formazioni, tutti a favore dei "pacifici". Tra gli azzurri spicca l'assenza per un gravissimo infortunio del capitano Parisse rimpiazzato egregiamente da Zanni mentre il capitano per la seconda volta in carriera è Ghiraldini. Si parte e l'Italia va quasi subito avanti: al 5' da una touche per l'Italia sui 22, un buon lavoro di Tebaldi porta il calcio per gli azzurri. Va Mirco Bergamasco ed è 3 a 0. Passano 3' e l'Italia va in meta con McLean al termine di un azione mozzafiato in cui l'estremo azzurro supera 4 avversari e schiaccia senza problemi, peccato che Mirko sbagli la trasformazione. Samoa si sveglia e trasforma un piazzato portandosi sul 8-3. La partita è godibile ma è incredibile, per non dire assurda, la mancanza di disciplina dei Samoani e gli errori degli azzurri in fase di impostazione col calcio: non sembra una partita tra 2 squadre che occupano una certa posizione nella classifica mondiale. Si va a riposo sul risultato di 14 - 6 complici tre piazzati per l'Italia trasformati da Bergamasco e Gower (quest'ultimo da oltre meta campo con un bel tiro preciso e potente) e uno di Esau (l'estremo samoano molto deludente quest'oggi) proprio al 40'. La ripresa ricomincia sulla falsa riga del primo tempo: l'Italia gioca alla mano, Samoa sbaglia un calcio con Esau e Tebaldi (Man of the match) che spara un drop in mezzo ai pali per il 17-6 azzurro. Al 19' un placcaggio alto su McLean porta Samoa in 14 per il rosso a Fa'afili: sembra fatta per l'Italia che invece con l'uomo in più subisce la furia dei "pacifici" che tentano il tutto per tutto ma Esau oggi è in giornata davvero no al calcio. Iniziano le girandole delle sostituzioni e l'Italia al 38' trova la meta che le consente di creare i 15 punti di scarto necessari al sorpasso proprio di Samoa nel ranking mondiale: mischia azzurra sulla linea dei 5 metri, Rouyet appena entrato, spacca in due la mischia samoana, la palla sta per finire a Zanni a venti centimetri dalla linea di meta ma Samoa commette fallo. L'arbitro non ha dubbi: meta tecnica e calcio trasformato da Bergamasco per il 24-6 finale. L'Italia dunque si presenterà al 6 Nazione 2010 come #11 nel ranking mondiale ma al di là della meritata vittoria e dell' ottima reazione all'assenza del nostro giocatore simbolo e capitano, rimangono troppi e anche grossolani, gli errori in fase di impostazione da eliminare assolutamente prima dell'inizio del torneo in Irlanda il prossimo febbraio se vogliamo vendicare il cucchiaio di legno della scorsa edizione.
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